Chat bot: la necessità della rassicurazione
Ecco la tecnologia umana: nuovi orizzonti globali.
“Come è umano lei!” diceva l’amatissimo attore Paolo Villaggio nel ruolo di Fantozzi….
Ma cosa c’entra Fantozzi con la tecnologia? Ebbene c’è sempre più gente nel web che dopo essere incappato in qualche sfortunato incidente come truffe, furti di identità, furti di email, clonazioni di carte etc… si è ritrovata a dover dire la frase di cui sopra indirizzandola dritta dritta alla tecnologia.
La tecnologia, ormai onnipresente compagna amata e odiata dall’umano. Quella tecnologia creata dall’uomo per l’uomo e che a volte avvilisce lo stesso.
Ecco che l’insieme di tutto l’apparato tecnologico, strettamente connesso alla vita di ognuno di noi, ci invita oggi a pensare in un modo diverso al rapporto sopra descritto.
Del resto se osserviamo le nuove generazioni notiamo che sempre più sono legate a tablet, smartphone, tv interattive, e volendoci proprio riflettere non solo i giovani dell’era post duemila ma anche i più anziani oggi sono strettamente legati alla digitalizzazione globale.
Tralasciando però le considerazioni generazionali, possiamo focalizzarci sugli aspetti principali del rapporto uomo tecnologia.
Se è vero che la vita dell’uomo ha subito un’accelerata brusca e repentina dopo le rivoluzioni industriali, con l’intervento di internet nel secolo scorso è stato inserito il turbo. La nostra vita spesso vola tra una email e una chat, tra una call e un acquisto on line oppure più semplicemente per cercare rassicurazioni in ogni campo sulla prima pagina di Google (…e si diciamocelo pure, quanti di voi vanno alla seconda pagina?).
Eppure forse non è arrivato il momento di razionalizzare un pò tutto ciò? Avete mai sentito parlare di intelligenza artificiale? Fantascienza? No per niente, e non parliamo di esperimenti da laboratorio che rievocano l’uomo bicentenario con il mitico Robin Williams, parliamo di quelle piccole box o addirittura pupazzetti animati che ci compaiono in alcuni siti in basso a destra dello schermo. Si chiamano chat bot e sono delle evoluzioni importanti del software che auto-apprende.
A cosa servono i chat bot?
Semplice, velocizzano le operazioni di “rassicurazione“, guidano in sostanza l’utente a trovare le giuste risposte ai propri quesiti. Tecnicamente si parla di sistemi che all’inizio subiscono un periodo di inizializzazione e poi imparano da se. Ogni interazione con l’essere umano, generata da domanda e risposta (stile chat), implementa il database del software che così può espandersi e arrivare ad immagazzinare una quantità di dati altissima. Dati che oggi nell’era della globalizzazione, rappresentano dei veri tesori.
Il software chat bot, offre all’utente l’utile servizio di accompagnarlo nella sua ricerca e soddisfare le sue esigenze e dunque a rassicurarlo. E’ chiaro quindi che tale espediente, comodo e utile, potrà sempre più indirizzare al meglio il web-nauta. Infatti l’interconnessione dei dati nel database, delle statistiche, dei casi già vagliati, faranno si che il chat bot diventi sempre più vicino all’essere umano.
In questo modo diminuiranno nettamente i tempi di risposta, i costi (si implementa da solo) e alcune fasi della vita dell’uomo saranno velocizzate (sul web al momento).
Un esempio per chiarire:
Immaginiamo un sito che vende scarpe e che ha al suo interno un chat bot. Se il sito è molto trafficato, l’interazione dei suoi utenti e del software sarà molto alta. Di conseguenza in breve tempo, il suo database avrà incamerato tanti dati che potranno sviscerare in modo davvero incredibile un’infinità di casistiche. Queste possono poi orientare persino dei settori ben precisi, basti pensare alla moda, alle tendenze etc…
Il chat bot potrà ad esempio capire quali sono le scarpe più usate e comprate dai giovani dai 15 ai 20 anni e lo farà conoscendone la storia che li ha portati a quella scelta. Capirà che molti ragazzi cercano in principio degli stivaletti ma poi finiscono per acquistare i sandali o ancora che in Svizzera il colore preferito per le scarpe è il giallo mentre in Francia è il blu….
Quanti scenari si aprono nella vostra mente? Quanti scenari ci riserva il futuro “prossimo” (ricordiamoci che il futuro così è davvero tanto vicino…..).
E allora un pò come la storiella dell’uovo e della gallina……
La tecnologia è fatta per soddisfare l’uomo o l’uomo soddisfa la tecnologia?